Epatite C con fibrosi avanzata: terapia con Peginterferone e Ribavirina per il carcinoma epatocellulare


Il carcinoma epatocellulare rappresenta attualmente la principale causa di morte legata a patologia epatica nei pazienti con cirrosi correlata a virus dell'epatite C. È stato svolto uno studio per valutare l'influenza della terapia combinata sul rischio di sviluppare carcinoma epatocellulare, complicanze epatiche ( ascite, emorragia da varici ), e morte da patologia epatica ( o trapianto di fegato ).

Sono stati valutati mediante analisi di regressione di Cox 307 pazienti affetti da epatite C cronica con fibrosi a ponte ( n=127 ) o cirrosi ( n=180 ). La risposta virologica sostenuta è stata definita come HCV-RNA non rilevabile nel siero 24 settimane dopo il trattamento.

La risposta virologica sostenuta si è sviluppata nel 33% dei pazienti. I tassi di risposta virologica sostenuta non sono risultati differenti tra i pazienti con fibrosi ( 37% ) e quelli con cirrosi ( 30% ), p=0.186.

Durante un follow-up medio di 3.5 anni ( range 1-18 anni ) dopo l'ultimo trattamento, i tassi di incidenza per 100 persone/anno di carcinoma epatocellulare, complicazioni legate al fegato, e morte relativa a patologia epatica, sono stati rispettivamente di 1.24, 0.62, e 0.61 tra i pazienti con risposta virologica sostenuta; e sono stati rispettivamente di 5.85, 4.16, e 3.76 tra i pazienti senza risposta virologica sostenuta ( log-rank test, p<0.001 ).

Secondo l'analisi multivariata, la mancata risposta virologica sostenuta è stata un predittore indipendente di carcinoma epatocellulare ( hazard ratio, HR=3.06 ), complicanze epatiche ( HR=4.73 ), e morte da patologia epatica ( HR=3.71 ).

In conclusione, la risposta virologica sostenuta si è realizzata in un terzo dei pazienti con cirrosi da virus dell’epatite C trattati con Peginterferone e Ribavirina. La risposta virologica sostenuta ha una forte influenza positiva indipendente sull'incidenza dell’epatocarcinoma e sulla prognosi di questi pazienti. ( Xagena_2010 )

Cardoso AC et al, J Hepatol 2010; 52: 652-657



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