La risposta virologica sostenuta all’Interferone-alfa è associata ad un migliorato outcome nella cirrosi correlata al virus dell’epatite C


L’effetto del raggiungimento di una risposta virologica sostenuta ( SVR ) dopo trattamento con Interferone-alfa sugli outcome ( esiti ) clinici dei pazienti con cirrosi correlata ad infezione da virus dell’epatite C ( HCV ) non è noto.

Ricercatori italiani hanno compiuto uno studio retrospettivo con l’obiettivo di valutare il rischio di complicanze epato-associate, di carcinoma epatocellulare, di mortalità epato-correlata nei pazienti con cirrosi sulla base della risposta all’Interferone-alfa.

Sono stati presi in considerazione tutti i pazienti consecutivi con cirrosi correlata al virus dell’epatite C, trattati con Interferone-alfa nel periodo 1992-1997.

Dei 920 pazienti, il 13.5% ( n = 124 ) ha raggiunto una risposta virologica sostenuta.

Durante un periodo osservazionale medio di 96.1 mesi, l’incidenza di complicanze epato-correlate, di carcinoma epatocellulare e di morte associata al fegato per 100 persone-anno è stata pari a 0, 0.66 e 0.19 tra i pazienti con risposta virologica sostenuta e 1.88, 2.10 e 1.44 tra i pazienti che non hanno raggiunto la risposta virologica sostenuta ( p < 0.001 ).

Dalle analisi multivariate è emerso che la non risposta virologica sostenuta era associata ad un più alto rischio di complicanze epato-correlate ( hazard ratio, HR: non applicabile ), di carcinoma epatocellulare ( HR = 2.59 ) e di mortalità associata al fegato ( HR = 6.97 ), rispetto alla risposta virologica sostenuta.

Lo studio ha mostrato che nei pazienti con cirrosi correlata al virus dell’epatite C il raggiungimento di una risposta virologica sostenuta dopo Interferone-alfa era associato ad una riduzione della mortalità correlata al fegato, abbassando il rischio di complicanze e di sviluppo di tumore epatocellulare. ( Xagena_2007 )

Bruno S et al, Hepatology 2007; 45: 579-587




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